Il design biofilico non non lo si può di certo considerare una moda del momento nel campo dell’arredare ma è una vera e propria esigenza progettuale che deriva da una disciplina che si chiama biofilia, la quale fa riferimento al bisogno dell’uomo di essere in connessione con la natura.
Il termine biofilia fu coniato da Erich Fromm nel 1964, ma la teoria fu successivamente sviluppata negli anni ’80 dal biologo evoluzionista Wilson, che la definì come “l’innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita naturali e su tutto ciò che le ricorda”.
Partendo da questo concetto Kellert, un professore di ecologia sociale, diede vita all’espressione “design biofilico”. La biofilia è quindi parte integrante della nostra storia evolutiva, si manifesta nelle nostre capacità di connetterci con la natura e, in particolare, dall’ essere affascinati dalla stessa e di concentrarci sugli stimoli naturali senza sforzo.
Negli ultimi 250 anni, un periodo breve della storia evolutiva dell’umanità, dopo la rivoluzione industriale, la vita si è concentrata nelle città determinando un distacco progressivo dal mondo naturale: pochi spazi verdi, illuminazione artificiale e stimoli naturali scarsi o assenti.
Diversi studi indicano che la nostra salute e il nostro equilibrio psicofisico dipendano da quanto riusciamo a restare vicini e connessi agli elementi naturali: tanto più ce ne allontaniamo e li escludiamo dalla nostra esperienza quotidiana, più avvertiamo il calo della concentrazione della capacità di attenzione, stress, stanchezza, depressione e aumento delle allergie.
Al contrario, la connessione con la natura, migliora la capacità cognitiva, il benessere emotivo e attenua gli effetti dello stress.
La progettazione biofilica quindi è un approccio innovativo che sottolinea la necessità di migliorare e ripristinare il rapporto benefico con la Natura negli ambienti costruiti.
Il design biofilico va ben oltre la progettazione eco-sostenibile, infatti accanto ad efficienza energetica, materiali sostenibili, abbattimento dell’inquinamento e qualità dell’ambiente si occupa del benessere di chi vive in un determinato ambiente prevedendo l’incorporazione di elementi naturali nell’arredamento e quindi l’uso di materiali, forme e finiture che ricalchino linee naturali.
Si possono identificare tre macro categorie per la progettazione biofilica all’interno delle quali sono inserite le diverse caratteristiche:
Materia: categoria nella quale rientrano le caratteristiche materiali degli ambienti e la presenza di oggetti e piante che permettano di portare la natura negli spazi interni
Spazio: caratteristiche dello spazio che hanno influenza sul sistema nervoso e sul recupero dello stress. Lo spazio visto come rifugio, il rifugio in cui ricaricarsi che definiremo “spazio mindful” oltre allo spazio prospettiva che favorisce la visione verso l’esterno attraverso le finestre,i balconi e le terrazze
Percezione : caratteristiche che esercitano un’influenza sulla percezione umana e sui sensi, uso di colori naturali e di tonalità cromatiche ispirate alla natura, la progettazione della luce naturale.
Oltre al senso della vista, un ambiente biofilico dovrebbe coinvolgere gli altri sensi attraverso gli aspetti tattili dei materiali utilizzati, i profumi di fiori e piante e i suoni della natura.
Tra i materiali naturali e sostenibili troviamo la pietra, il marmo, il bambù, il sughero o il legno
Quali sono i benefici del design biofilico?
Quotidianamente ci confrontiamo con un contesto altamente urbanizzato e tecnologico che ci ha disconnessi con ciò che dovrebbe essere ordinario per noi.
Implementare l’interior design Biofilico negli ambienti nei quali viviamo, ci permette di riconquistare questo contatto primitivo e innato con il mondo esterno e, di conseguenza, sperimentare un senso di calma e protezione, di riposo mentale e maggiore produttività.
L’utilizzo delle piante nella progettazione, oltre ad avere un impatto positivo da un punto di vista estetico, migliora la qualità dell’aria poiché la vegetazione assorbe i microbi e le tossine presenti nell’atmosfera.
Infine, quando introduciamo oggetti d’arredo realizzati con materiali naturali, incorporiamo elementi ricercati e sottili come la bellezza dell’imperfetto, luci particolari e profumi autentici. Le loro particolarità, imperfezioni e aspetti unici, quando selezionati con cura e inseriti correttamente nel contesto di casa, fanno appello a emozioni e sensazioni impresse nella memoria del corpo.
Riconnettersi con esse aiuta a sperimentare un senso appagante di tranquillità ed equilibrio.