Noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo all’ interno di edifici e il nostro stato di salute è quindi fortemente influenzato dalla qualità degli ambienti in cui viviamo. Oltre alle strutture ed alle finiture quindi, anche gli arredi se non sono realizzati con materiali naturali possono emanare sostanze volatili, a volte inodori ma comunque nocive per chi le respira.
I materiali naturali hanno di per sé già un alto valore estetico ed una forza propria che noi cerchiamo ulteriormente di valorizzare con il design.
Il design è un modo di pensare gli oggetti in modo da coniugare funzionalità ed estetica, ma cosa significa interior design bio-compatibile?
Eco-sostenibile e bio-compatibile non sono sinonimi: quali sono le differenze?
I due sostantivi creano infatti qualche confusione che rischia di spingerci a scelte non consapevoli nella progettazione della nostra futura casa
La differenza può essere chiarita già guardando all’etimologia delle due parole:
Eco-sostenibile trova origine nell’unione della parola greca οἰκία, “casa”, e da quella latina sustĭnēre, “mantenere”. Se per casa possiamo intendere un sistema a livello macroscopico, come l’ecosistema, ne deriva che l’aggettivo definirà tutto ciò che è in linea con il mantenimento a lungo termine degli equilibri, in termini quantitativi di energia e risorse, che determinano il sistema stesso.
«Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri»
Biocompatibile nasce dal greco βιοσ, “vita, essere vivente”, e dal latino cum patior , “partecipare a”, Partecipare alla vita, dunque, quando con vita intendiamo tutti i componenti di un ecosistema: biocompatibilità è la caratteristica che definisce quei materiali/componenti/sistemi/edifici che si inseriscono nel contesto naturale senza provocare alterazioni di tipo qualitativo ed evitando effetti nocivi sulla vita che lo compone.
Un materiale/prodotto eco-sostenibile non è automaticamente biocompatibile, ma è vero sempre il contrario.
Vivere eco-sostenibile significa scegliere materiali secondo specifiche procedure che ne analizzano energia incorporata, durata, minimizzazione dei rifiuti e la loro capacità di essere riutilizzati o riciclati. Approvvigionamento, produzione, trasporto di questi materiali sono effettuati in un’ottica di riduzione del consumo di risorse non rinnovabili, che si trasformerebbero unicamente in rifiuti dopo l’utilizzo.
Vivere biocompatibile richiede invece un passo successivo all’ eco-sostenibile: è pensato per non produrre alterazioni negative sulla qualità di vita dei suoi componenti. Non solo risparmio energetico ma controllo delle emissioni, in particolar modo gassose, dei materiali impiegati, perché non ci siano ripercussioni dannose sull’uomo e sull’ambiente.
E’ chiaro quindi ad esempio che il legno, pur essendo un materiale eco-sostenibile perché in perfetta armonia con l’ambiente, non è biocompatibile perché per il suo approvvigionamento è necessario alterare importanti equilibri naturali.
Il design bio-compatibile quindi è un concetto che caratterizza la progettazione di un prodotto nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo eliminando effetti negativi sull’ambiente.
Nonostante le applicazioni del design sostenibile siano molteplici, possiamo elencare i principi generali che caratterizzano questo concetto:
- Materiali sostenibili: materiali non tossici, riciclati o riciclabili, realizzati secondo processi produttivi che utilizzano energie alternative.
- Risparmio energetico: utilizzo di processi produttivi o prodotti che consumano meno energia e acqua
- Qualità e durabilità
- Una bassa quantità di rifiuti
- Utilizzo di colori ispirati alla natura
Un famoso interior design inglese, Tom Dixon sostiene “ I don’t think new materials are going to be the answer, I think it’s about finding ways of using existing ones in new ways”, in altre parole la vera sfida sta nel lavorare in un altro modo i materiali naturali già a disposizione.
E’ sbagliato quindi pensare che il design bio-compatibile sia solo utilizzare materiali eco-friendly perché come detto vanno fatte alcune riflessioni al riguardo della salvaguardia della natura e dei suoi eco-sistemi. Il design di Magie dalla terra è bio-compatibile perché il raccogliere i frutti di una pianta non significa altro che seguire i cicli naturali della natura e attendere che i suoi frutti giungano a maturazione per poterli utilizzare, senza sfruttamento e/o alcuna alterazione dell’ambiente naturale nei suoi processi produttivi seguenti per giungere al prodotto finale.
Il design bio-compatibile quindi non deve essere considerato banalmente una moda del momento ma si tratta invece di un cambiamento di stile di vita che si basa su una mentalità basata sull’osservazione e sull’attenzione all’ambiente, significa mettersi alla prova cercando di utilizzare quanto a nostra disposizione.
L’interior design bio-compatibile è davvero il primo passo, uno stimolo per cambiare punto di vista e stile di vita.
Vi invito a leggere l’articolo del mio blog su Masanobu Fukuoka riguardo al vivere naturale https://www.magiedallaterra.it/blog/masanobu-fukuoka-e-il-non-fare/