La cera d’api, seppur meno conosciuta del miele, del propoli, del polline e della pappa reale è uno dei prodotti dell’alveare più ricco di benefici: le sue proprietà sono così numerose che questa preziosa sostanza si utilizza ancora oggi in vari settori.
La cera d’api è prodotta dall’attività della specie Apis mellifera, in particolare dalle cosiddette api operaie. Le Api mellifere usano la cera per costruire le celle del favo dove vengono cresciute le larve e depositato il miele.
In particolare, la cera d’api è secreta dalle ghiandole ciripare addominali delle api che, dopo averla staccata con le pinze delle loro zampe posteriori, la lavorano con le mandibole per amalgamarla e per renderla pronta all’uso.
In natura, il colore della cera d’api varia da bianco a brunastro in base alla purezza e dal tipo di fiore raccolto dalle api; in genere, la cera che va a formare i favi di covata tende a essere più brunastra perché più ricca di impurità.
La cera d’api vergine si ricava dai depositi dei favi da miele e non subisce alcun trattamento: è ottenuta dalla semplice fusione con acqua calda, mantiene un leggero odore aromatico di miele e risulta malleabile se riscaldata.
La cera d’api è utilissima non solo all’interno dell’alveare, ma offre dei benefici anche a noi.
Grazie alle sue ricche proprietà protettive e idrorepellenti, la cera d’api in cosmesi assume una notevole importanza perché può essere usata come addensante, correttore di densità e stabilizzatore di emulsioni. L’uso della cera d’api in cosmesi è in netto aumento, complici le sue proprietà: uno studio tedesco ha rilevato che la cera d’api può essere di gran lunga superiore ai classici oli minerali usati oggi nei cosmetici. Gli oli minerali sono ricavati dalla raffinazione del petrolio e si trovano nella gran parte di prodotti di bellezza
E’ una sostanza molto versatile, viene ad esempio utilizzata anche per i modelli preparatori in oreficeria, fino ad arrivare alle famose candele alla cera d’api che sono “naturali” perché non richiedono l’utilizzo di sostanze sintetiche come la paraffina.
Inoltre, risulta essere un valido aiuto anche nel restauro e nella manutenzione di vari oggetti,d esempio, si usa come ingrediente nelle creme per la lucidatura di mobili
La cera d’api si usa anche nel settore alimentare:
come pellicola per avvolgere i formaggi per la stagionatura o come additivo alimentare (E901) per donare lucidità ai prodotti, pensate alle famose mele.
Purtroppo, però, al giorno d’oggi la cera d’api è spesso rimpiazzata dalle cere sintetiche, che non hanno le stesse proprietà ma sono più economiche,il motivo è dato dal fatto che per ottenere un kg di cera le api si devono utilizzare circa dieci kg di miele. Il miele ha un valore commerciale maggiore rispetto alla cera, per cui gli apicoltori preferiscono risparmiarlo, focalizzandosi sulla sua produzione piuttosto che su quella della cera.
Infine, potrà esservi utile sapere che la cera d’api è un ingrediente usato anche in farmacia e nei rimedi naturali, grazie alle sue virtù terapeutiche.